Le Lucciole
Collettivo femminista e lgbitq
Tra desiderio e diritto alla città
Categories: General

Rivendichiamo diritto alla città, ad una città che non sia questa che ci è stata imposta, che ci opprime, che cresce e si modifica creando nuove metolodogie di dominio e marginalizzazione. Rivendichiamo diritto a una città nuova, che sia di tutt* e che sia quindi profondamente, intimamente, favolosamente nostra. Non sappiamo cosa sarà né quando, ma muoviamo i nostri desideri in transizione, da un qui che non ci appartiene e ci schiaccia ad un altrove che costantemente ridefiniamo, fuori e oltre la dicotomia dei generi, delle identità, della cittadinanza, della realtà che da sempre ci marginalizza nei luoghi che viviamo.

Credevano di averci tatuato addosso abbastanza violenza, abbastanza oppressione, da non farci più uscire, da non farci parlare. E quando lo abbiamo fatto ci hanno chiamate streghe, froci e puttane. Le strade si sono riempite di telecamere e forze dell’ordine e qualcuno le ha chiamate “strade sicure”. Ma le strade sicure sono un’altra cosa. Non sono e mai saranno quelle strade militarizzate, volute e create dagli stessi principi che ci avrebbero volut* chius* in casa, con la paura di quello che c’è fuori fino al terrore di uscire, dietro una porta sbarrata dalla violenza.

Fisica, economica, psicologica, comunque quotidiana.

Eppure abbiamo sempre continuato a desiderare, desideri ardenti, deliri che hanno scoperchiato i tetti, bruciato e reinventato la nostra pelle e le nostre identità, per rimanere le stesse o per diventare altro, sempre e comunque in transito.

Non saranno riforme del lavoro né pgt a metterci a tacere, non sarà tanto meno Expo, fatta di pinkwashing e normalizzazione. Ci riprendiamo questo e ci riprenderemo tutto. Lo butteremo giù e lo rifaremo da capo forse, per trovare ogni giorno i nostri desideri e trasformare questi luoghi, per trasformarci. E sempre, soprattutto, per delirare.

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