Nè normali nè sfruttate
Expo SpA, il Comune di Milano e la Regione Lombardia stanno strumentalizzando il Milano Pride di quest’anno per dare di sé una parvenza gay-friendly. Com’è possibile che la Regione, governata dalla Lega omofoba e razzista, dia il proprio patrocinio a un Pride che quest’anno vuole mettere insieme i movimenti LGBTIA con quelli antirazzisti e migranti che apriranno il corteo? Expo SpA ha ben chiaro il bussiness che il turismo gay rappresenta e non vuole lasciarsi scappare questa fetta di profitto.
NOI NON CI STIAMO! EXPO RAPPRESENTA CIÒ CHE CI OPPRIME!
In vista di Expo il Comune di Milano ha deciso di investire sul turismo omosessuale e ha designato come nuova “Gay Street” Via Sammartini, dove si trovano alcuni locali gay della città. Viene promosso un turismo omosessuale solo maschile, bianco, borghese, così come Expo propone un immaginario normalizzato di donna: moglie, madre, custode del focolare. Sono stereotipi economicamente e socialmente funzionali ai poteri forti e cancellano tutte le altre favolosità.
EXPO, ESPRESSIONE DEL POTERE FINANZIARIO E DI RAPINA,
ATTRAE IL TURISMO RICCO SFRUTTANDO IL LAVORO GRATUITO E SOTTOPAGATO!
Donne, froc* e queer contro Expo
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