Il 12 aprile tutt* in piazza a limonare duro contro le Sentinelle in Piedi!
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Sotto i cartelli, trovi il nostro testo sull’iniziativa.
Le Sentinelle in Piedi non sono “omofobe”: sono molto peggio. Costituiscono, assieme a un vasto assortimento di bigotti e nazistoidi nostrani (Adinolfi, Introvigne, Maroni ecc.), il terreno di coltura della violenza antifemminile e antiomosessuale. Organizzano veglie ipocritamente pacifiche (il lavoro sporco lo faranno altri), convegni in sedi istituzionali e altre iniziative dal volto ripulito, nelle quali affermano la “tutela della famiglia naturale fondata sull’unione tra uomo e donna”.
La storia ci illustra con precisione a cosa porta la distinzione fra “naturale” e “contro natura”: essa è l’argomentazione pseudoscientifica e tutta politica con cui i peggiori regimi hanno fomentato climi di odio e costruito sistemi di esclusione ed eliminazione di interi gruppi sociali. Donne e soggetti lgbit sono stati per secoli e sono tutt’ora oppressi e limitati nella sfera familiare, sociale e giuridica, proprio in nome di quel fantomatico “diritto naturale” che le sentinelle propugnano e che rende impossibile – quello sì! – ogni vera libertà di pensiero e ogni parità di fatto. Chi vuole mantenere un sistema di potere basato sulla paura e sullo sfruttamento, creerà sempre bersagli da dare in pasto alla popolazione perché essa distolga lo sguardo e si scagli contro la donna, l’omosessuale, lo straniero, il “diverso” di turno.
Le sentinelle sono assolutamente corresponsabili di questo clima di odio e sopruso ed è davvero ridicolo che si presentino come paladini della libertà di pensiero, agitando il fantasma di un disegno di legge, peraltro pavido e insufficiente a tutelare giuridicamente le persone lgbit , fermo da due anni nella paludi della politica istituzionale, caratterizzata da un opportunismo servile nei confronti dei poteri clericali. Con la testimonianza delle nostre vite, con la serenità inalienabile di chi scopre sé stess@ e si sperimenta ogni giorno senza paura, siamo qui in piazza e miniamo alla base quell’orrendo e contorto edificio ideologico che maschera i carnefici da vittime e alimenta diseguaglianze.
Al di là dell’origine biologica di ognuna e ognuno di noi, rivendichiamo il piacere e il bisogno di vivere e crescere con chi ci ama e ci rispetta, e di ricambiare questo amore e questo rispetto in una società libera dai soprusi di chi vuole dividere solo per poter sfruttare e comandare. Questo vale anche per bambine e bambini, che hanno solo bisogno di essere cresciuti nella limpidezza di rapporti affettivi ed educativi liberi e solidi, e ci teniamo a precisarlo perché la “tutela dell’infanzia” viene utilizzata strumentalmente da sentinelle & co. per sedare ogni tentativo di emancipazione. Sono proprio i loro discorsi di odio a far sì che ancora oggi molti ragazzi e ragazze debbano soffrire se scoprono di non essere eterosessuali o se la loro famiglia non rientra nella “tradizione”!
Famiglie etero ed omogenitoriali, gruppi allargati, solitudini volute o reti poliamorose: che ognuno sia libero di coltivare la propria felicità, perché la libertà è la forma più alta e profonda di responsabilità. Cerchiamo di vivere tutto questo ogni giorno, ma siamo coscienti che ogni giorno dobbiamo conquistare, proteggere e promuovere i nostri spazi di sperimentazione e di autodeterminazione. Per questo vi invitiamo a partecipare, a portare il vostro e condividerlo assieme: le Lucciole si riuniscono ogni mercoledì sera a Rimake (Via Astesani 47, Affori FN) e organizzano diverse occasioni di confronto, di lotta e di festa: seguiteci su lelucciole.noblogs.org o, ancora meglio, venite a trovarci di persona.