Violenza sulle donne è guadagnare meno del mio collega uomo,
violenza sulle donne è il fatto che i miei fratelli diano per scontato che sarò io a prendermi cura dei nostri genitori,
violenza sulle donne è sentirmi in dovere di fare sesso con qualcuno,
violenza sulle donne è aver paura di denunciare perchè nessuno mi crederà, diranno che è colpa mia, difenderanno lui e non me,
violenza sulle donne è dimenticarsi che esistono le donne lesbiche, bisessuali, intersessuali, transesssuali, transgender, travestite e migranti,
violenza sulle donne è…
Lunedì 25 novembre alle 17.30, a Milano in largo Cairoli (angolo via Dante), per dire cos’è per noi violenza sulla donne.
Ancora oggi in Italia si riscontrano dati preoccupanti che riguardano gli atti di violenza sulle donne, ma è importante ricordare che non esiste solo la violenza fisica, ma diversi tipi, anche molto sottili e subdoli, che troppo spesso concorrono per un triste finale: la violenza psicologica, la violenza economica.
La matrice dell’attacco in tutti i casi è la stessa: scagliarsi sul soggetto visto come più debole, per dimostrare la propria forza, virilità, superiorità. E’ violenza legittimata da chi non ne parla.
È su tutti i giornali in questi giorni la notizia che a Milano la violenza sulle donne sia aumentata del 50% nell’ultimo anno e le stesse statistiche affermano la connessione tra questo dato sconcertante e l’aggravarsi della crisi economica. Nel frattempo l’intera città di Milano viene ricoperta di manifesti e iniziative per pubblicizzare il grande evento di “Expo 2015”.
La realizzazione di questa manifestazione comporta ogni giorno il prelievo di denaro pubblico che arricchisce potenti imprese private mentre viene sottratto ai fondi statali, regionali e comunali teoricamente destinati a strutture pubbliche di fondamentale importanza per le donne.
I tagli al welfare, l’aumento indiscriminato degli obiettori di coscienza negli ospedali, stipendi sempre inferiori a quelli degli uomini e la precarizzazione dei contratti… questi sono solo alcuni esempi dell’oppressione che colpisce oggi le donne.
La violenza omofoba e transfoba verso le donne lesbiche, bisessuali e intersessuali si inserisce perfettamente in questo contesto culturale, dove l’uomo deve necessariamente essere al centro, e dimostrare sempre e comunque di essere il più forte. Dal discorso sulla violenza sulle donne sono sempre escluse, poi, le transessuali, come se non venissero considerate donne e come se ci fosse una colpa implicita nella transessualità: chi non è facilmente categorizzabile non viene considerato degno di rispetto, e ancora una volta, essendo soggetto debole poiché privo di diritti, violabile.
Prendiamo coscienza della situazione reale, impariamo a riconoscere le situazioni di violenza anche sottile che ci circondano quotidianamente.
Il 20 novembre è stata la giornata mondiale in ricordo dei/delle transessuali vittime la violenza, il 25 sarà la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Lunedì 25 novembre
h 17.30
Largo Cairoli (angolo via Dante), Milano
E per te, violenza sulle donne è?
Collettivo femminista e lgbit Lucciole