Piuttosto, ci fa inorridire la politica sulle donne che Expo sta portando avanti e che è perfettamente in linea con l’immagine di donna regina del focolare domestico e madre prima di tutto, depositaria di conoscenze legate al cibo, al nutrimento e alla capacità di “prendersi cura” (così recita il sito di Women for Expo), un’immagine che ci riporta ad epoche oscurantiste e di matrice indubbiamente patriarcale, sostenuta per esempio dalla giornalista Costanza Miriano, autrice di imperdibili testi come Sposati e sii sottomessa (e non è satira). In questo svilimento dei diritti delle donne e delle soggettività LGBTQ, gli unici segnali di apparente apertura sono dettati dall’interesse economico che sta dietro alla valorizzazione del turismo omosessuale, con un fallito progetto di Gay Street patrocinata da Comune di Milano ed Expo che, nel migliore degli stereotipi, avrebbe messo un’intera strada, “ripulita” dal degrado per l’occasione, a disposizione dei gay (ovviamente maschi) tanto attenti alla moda e allo shopping: un’ “area protetta”, in cui questi strani individui possano muoversi felici e alla quale il mondo possa guardare sorridendo con sollievo. Questo è pinkwashing : nessuna reale volontà di incidere sulla cultura delle libertà, libertà di essere chi e come si vuole, di costruire le famiglie che più ci piacciono e meglio ci fanno stare, di vivere la sessualità e la vita senza subire il giudizio di nessuno.
Oggi siamo in piazza anche noi con questi contenuti, con una forte critica al convegno, alla Regione Lombardia che lo organizza e lo ospita in una sala pubblica (e lo prende a modello per le sue politiche in materia di famiglia), ma anche con una forte opposizione a Expo e a quei partiti che si autoproclamano rappresentanti della società. Partiti che vediamo contemporaneamente presenti nei luoghi del potere e delle decisioni, nei consigli per Expo, nei convegni omofobi come pure nelle piazze che contestano quei convegni. Partiti che paralizzano la lotta con la loro ipocrita ubiquità anziché assumere delle posizioni chiare.
RETE MILANESE PER IL NOEXPO PRIDE SI RITROVERÀ
SABATO 7 FEBBRAIO 2015 ALLE ORE 14.00